L’utilizzo dello smartphone alla guida è sempre più comune. Cosa dice il codice della strada e quali sono le sanzioni per il guidatore?
Il Codice della Strada non vieta di usare il cellulare durante la marcia ma spiega come utilizzarlo esattamente, non allontanando le mani dallo sterzo.
Norme vigenti del 2022
L’articolo 173 comma 2 del Codice della Strada dice che “è vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici, smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante”.
La norma fa eccezione per i conducenti dei veicoli delle Forze armate e dei Corpi di polizia.
La seconda parte dell’art. 173/2 precisa che è comunque consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare, purché il conducente abbia adeguata capacità uditiva a entrambe le orecchie, evitando cosi l’uso delle mani.
In sostanza durante la marcia del veicolo l’uso di smartphone è permesso solo quando non si rende necessario distogliere anche una sola mano dal volante utilizzando la modalità in viva voce o cuffiette auricolari con volume ragionevole, ossia senza limitare la capacità uditiva del conducente.
Quali sanzioni vengono applicate?
Chi viola il divieto di usare il cellulare alla guida di un veicolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una multa da 165 a 660 euro e la perdita di 5 punti patente.
In caso di recidiva nei primi due anni successivi alla prima infrazione, ci sarà la sospensione della patente da 1 a 3 mesi (art. 173 comma 3-bis CdS).
Più volte il Parlamento ha proposto una modifica normativa per consentire il ritiro immediato della patente già alla prima violazione.
Il provvedimento non è mai entrato in vigore: la modifica prevedeva una multa maggiore, compresa tra i 322 e i 1.294 euro.
Cosa può accadere?
In Italia la distrazione da smartphone è tra le prime cause di incidenti. Oltre il 20% degli incidenti sono causati dall’uso dello smartphone.
Utilizzare un telefono mentre si guida è un comportamento che impedisce di mantenere lo sguardo sulla strada, interferendo negativamente sui tempi di reazione e sull’attenzione dei conducenti, con gravi rischi per la sicurezza di tutti.
Dare un’occhiata allo smartphone comporta una distrazione media di circa 10,6 secondi, che a una velocità di 100 chilometri orari si traduce in 150 metri percorsi senza guardare la strada. Anche in un contesto urbano, a 50 chilometri orari, si rischia di non vedere un pedone che attraversa.
Cosa succede in caso di incidente?
Causare un sinistro per distrazione da smartphone porta conseguenze anche in ambito assicurativo, perchè il guidatore perderà due classi di merito al rinnovo della polizza.
Sentenze della Corte di Cassazione
Vi sono due sentenze piuttosto recenti della Corte di Cassazione su degli aspetti specifici che riguardano l’utilizzo del cellulare alla guida.
- sentenza n. 10840/2019 : per sanzionare un conducente sorpreso a maneggiare il cellulare alla guida di un’auto non è necessaria la contestazione immediata. La multa può essere notificata all’indirizzo del trasgressore entro 90 giorni dall’avvenuto accertamento.
- sentenza n. 23331/2020 : la multa per utilizzo del cellulare alla guida deve applicarsi pure se l’automobilista viene pizzicato con lo smartphone in mano mentre è fermo al semaforo.